Tutti sanno che le liste opt-in (liste di utenti iscritti) sono migliori di quelle opt-out (liste di utenti spesso acquistate).
Inviando infatti un messaggio ad una lista acquistata da terzi, si produrranno sicuramente risultati peggiori che con una lista di utenti che hanno mostrato interesse nel ricevere le vostre email.
Quest’utimo tipo di utenti sono molto più propensi a leggere le vostre offerte. Qualcuno si è preso comunque la briga di andare a verificare se ciò sia o meno vero.
Jeanne Jennings della ClickZ ha recentemente avuto la possibilità di confrontare i tassi di apertura dei messaggi inviati di uno dei suoi clienti (“un brand molto conosciuto”), di liste opt-in con messaggi opt-out inviati dalla stessa società.
Il risultato è stato impressionante, anche se un po ‘prevedibile: i tassi di apertura per le liste opt-in sono stati, in media, dell’82% superiori rispetto ai tassi ottenuti dal mailing opt-out.
Nel terzo trimestre del 2011, la lista opt-in ha infatti ottenuto un tasso di apertura del 14,9%. La lista opt-out era invece solo dell’ 8,5%.
Anche i tassi di “click-through”(utenti che compiono l’azione di cliccare nel link che gli viene proposto), erano molto più elevati per la lista opt-in.
Nel terzo trimestre del 2011, il 3,1% degli utenti opt-in hanno cliccato sui link della mail rispetto a solo il 1,7% dei lettori opt-out.
Questa è la percentuale di utenti che clicca su un collegamento dopo aver aperto la posta elettronica, ed è calcolato dividendo il numero di clic unici per il numero di aperture.
I tassi di “click-through” sono un eccellente unità di misura dell’efficacia dell’email marketing.
Se un iscritto ha “dichiarato” di essere interessato a ricevere informazioni, e se l’oggetto dell’email dà fiducia sufficiente per convincerlo ad aprire l’email, allora ci si potrà anche aspettare che clicchi sul link della vostra landing page.
Nessuna parte di un elenco iscritti sarà più preziosa di quella composta da lettori che hanno aperto la tua e-mail.
I lettori opt-in dovrebbero già avere un rapporto di fiducia con il mittente che li fa sentire più sicuri circa l’acquisto e l’interazione con il business.
Se la successiva analisi dovesse mostrare che le liste opt-out e quelle liste opt-in, hanno lo stesso tasso di apertura, allora state facendo qualcosa di sbagliato.
Siete riusciti a coinvolgere i vostri abbonati. Siete riusciti a costruire un rapporto con loro, ma non avete “chiuso la partita”, convertendo il prezioso interesse che siete riusciti a suscitare nei vostri utenti.
Questo è un errore che nel quale incappano spesso anche aziende molto grandi. Fate attenzione che non capiti anche a voi.
Analizzate sempre i risultati della vostra attività.
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