Non è magia! A volte l’email marketing si infila il camice e numeri alla mano, ci dimostra che per quanto possibile, molti comportamenti dei nostri utenti sono facilmente influenzabili. I trucchi che vi sto svelando sono il risultato di importanti studi effettuati negli Stati Uniti; grazie a questi consigli, alcuni si sono arricchiti… altri invece lo sono diventati ancora di più.
1. Marketing Transazionale
Il miglior modo di fare marketing è farlo anche quando non lo fai. Mi spiego: per ottimizzare al meglio la tua comunicazione è necessario inserire elementi “pubblicitari” anche in strumenti come la tua email. Quella che usi per le comunicazioni di lavoro normalmente(transazionali), per capirci. Potrebbe essere utile infatti, aggiungere nella firma, il logo della tua azienda, alcune info su eventi, link dell’azienda o eventuali social network dove la vostra azienda è presente.
2. Chiedi poco e dai qualcosa in cambio
Non è sempre facile convincere un utente a compiere una determinata azione (acquisto, download, donazione, registrazione ecc…). Spesso l’utente è pigro, quindi per convincerlo a compiere un’azione devi fargli capire che è necessario poco tempo, oppure che quell’azione gli costerà pochissimo e via dicendo. Ad esempio, se vuoi far iscrivere un utente alla tua newsletter, otterrai di certo risultati migliori scrivendovi qualcosa tipo: “bastano pochi e semplici passi…”. Quando invece la procedura inizia ad essere un po’ più lunga, per motivare l’utente, devi offrire qualcosa in cambio. Qualsiasi cosa. Dal download gratuito di un ebook, allo sconto del 20% sul primo acquisto e via dicendo.
Non essere presuntuoso. L’utente non fa niente, per niente.
Non essere presuntuoso. L’utente non fa niente, per niente.
3. Dai poche alternative
Spesso la vasta scelta di prodotti non è necessariamente un valore aggiunto che un’azienda può fornire. Infatti può mostrarsi un’arma a doppio tagli, disorientando l’utente, disperdendone l’attenzione. Test effettuati da varie aziende hanno riportato incrementi nelle vendite, paradossalmente diminuendo il numero di scelte e varianti che il cliente aveva a disposizione. Senza contare anche che produrre meno varianti dello stesso prodotto, costa nettamente meno.
4. La Perdita è più persuasiva del Risparmio
Un altro segreto per indurre il cliente a compiere un determinata azione è quello di “giocare” un po’ sulla paura. Niente di spaventoso. Mi riferisco alla paura di perdere soldi.
Mettere il cliente davanti alla possibile perdita che potrebbe avere non acquistando il tuo prodotto, garantirà una maggior percentuale di successo di una classica comunicazione che ti dice quanto potresti risparmiare.
Ad esempio, la frase: “se non compri la mia lavatrice a basso consumo, continuerai a perdere 1 euro al giorno in consumi elettrici”, è molto più efficace di quella : “acquistando la mia lavatrice, risparmierai 1 euro al giorno”.
La stessa cosa, detta in 2 modi differenti, garantisce risultati altrettanto diversi.
Mettere il cliente davanti alla possibile perdita che potrebbe avere non acquistando il tuo prodotto, garantirà una maggior percentuale di successo di una classica comunicazione che ti dice quanto potresti risparmiare.
Ad esempio, la frase: “se non compri la mia lavatrice a basso consumo, continuerai a perdere 1 euro al giorno in consumi elettrici”, è molto più efficace di quella : “acquistando la mia lavatrice, risparmierai 1 euro al giorno”.
La stessa cosa, detta in 2 modi differenti, garantisce risultati altrettanto diversi.
5. Necessità – Soluzione – Vendita
La vera e propria conclusione della vendita richiede alcuni step. Nel primo facciamo capire all’utente che lui (anche inconsapevolmente) ha bisogno del nostro prodotto. Quindi è inizialmente opportuno creargli una necessità. Successivamente devi fornire una soluzione al suo problema o fagli capire che puoi soddisfare la sua esigenza. Ovviamente lo farai presentandogli il tuo prodotto. Infine, è necessario giocare la famosa carta della “call-to-action”. Ovvero devi spingere l’utente ad effettuare l’operazione finale… l’acquisto. Scrivi il testo della vostra email tenendo conto “cronologicamente” di questi step.