In un mailing, sapere cosa succede dopo che si preme il pulsante “Invia” è estremamente importante, in quanto può aiutare a conoscere meglio i tuoi iscritti e, di conseguenza,migliorare i risultati della tua campagna email.
Nel post di oggi ci concentriamo sui Bounce Back. Li analizzi? Ma più che altro, sai cosa sono?
Nel post di oggi ci concentriamo sui Bounce Back. Li analizzi? Ma più che altro, sai cosa sono?
Torniamo un po’ a “scuola”…
La frequenza di rimbalzo equivale al numero di messaggi e-mail (in percentuale) che in un mailing tornano indietro al mittente. Si può calcolare facilmente: basta dividere il loro numero per il numero totale delle email inviate, e moltiplicare per 100 per ottenere la frequenza di rimbalzo in percentuale.
Ad esempio, se hai inviato 5000 messaggi e-mail e 800 di loro sono tornati non consegnabili, la frequenza di rimbalzo è del 16% (800 / 5000 * 100).
Tenere traccia delle vostre frequenze di rimbalzo e imparare a gestirle è altamente consigliato.
Al fine di aumentare i tassi di consegna, occorre anche saper riconoscere le email che ti tornano indietro, che si dividono in Hard Bounces e Soft Bounces.
Un Hard Bounce si verifica quando le email vengono inviate a un indirizzo e-mail inesistente (il nome di dominio non esiste o l’indirizzo è scritto male oppure è errato).
Un Soft Bounce significa invece che il messaggio di posta elettronica è stato inviato al server di destinazione, ma la consegna viene ritardata temporaneamente per qualche motivo (in caso di casella di posta piena o se il server è temporaneamente non disponibile).
Allora quali azioni dovremmo intraprendere quando una email torna indietro?
Hard Bounce>>>> Rimuovi dal database gli indirizzi email tornati indietro.
Soft Bounce>>>> Prova a reinviare il messaggio di posta elettronica più tardi. Se l’email continua a tornare indietro, contatta il destinatario e fatti dare il suo indrizzo aggiornato, oppure rimuovilo dal tuo elenco.
Soft Bounce>>>> Prova a reinviare il messaggio di posta elettronica più tardi. Se l’email continua a tornare indietro, contatta il destinatario e fatti dare il suo indrizzo aggiornato, oppure rimuovilo dal tuo elenco.
Queste sono le semplici azioni che si dovrebbero intraprendere regolarmente. Possono richiedere tempo o essere noiose ma, in cambio, si otterrà un database pulito e campagne email più efficaci.