Remarketing. Maneggiare con cura…

Il remarketing è l’attività volta a stimolare nuovamente un utente verso la stessa call to action, nel caso in cui questo non abbia compiuto l’azione desiderata la prima volta.
Anche se non è molto diffuso, questo sistema permette di ottenere il massimo rendimento dal proprio database o dai propri visitatori nel sito internet. Esistono vari tipologie di remarketing. Quello più comune è utilizzato specialmente da siti di e-commerce per cercare di compiere azioni su visitatori che ad esempio abbandonano il sito, mentre si trovano nella fase di acquisto. Quello meno utilizzato è un po’ più alla portata di tutti dato che non implica una conoscenza del sistema google adwords, bensì con pochi e semplici strumenti potrete davvero ottenere buoni risultati nelle vostre campagne.

Questo metodo di remarketing richiede un sistema di tracciamento come Trackreports (gratuito) che vi permetterà di conoscere nel dettaglio chi ha effettivamente letto la vostra email. In un mailing, si sa che non si possono sempre ottenere altissimi tassi di apertura. Anche perché magari avete sbagliato l’orario di invio o la comunicazione non era accattivante, può anche darsi che il destinatario visiti raramente la sua casella email. Insomma le variabili possono essere molte. Ma noi non ci arrendiamo e grazie a questa tecnica possiamo cercare di “spremere” ancora di più il nostro database.

Dicevamo che grazie al servizio gratuito di email tracking, potevamo riuscire a conoscere l’indirizzo email del destinatario che ha letto la nostra newsletter/dem. Ciò può significare che i proprietari dei restanti indirizzi email della mailing list non sono stati attratti dal vostro messaggio o comunque non hanno avuto modo di cliccarci su per leggerlo.
Ed è proprio questa lista che ora ci interessa.

Ma come ottenerla?

Vi sarà sufficiente cancellare gli indirizzi il cui invio è andato a buon fine, dalla mailing list originale. Otterremo così l’elenco degli utenti che non hanno letto il messaggio e potremo quindi riutilizzarlo per un nuovo invio della stessa comunicazione.

Questo semplice metodo incrementerà i tassi di apertura delle vostre email e potrete constatarne fin da subito l’efficienza.

Trucchetto per gli utenti di SendBlaster: se la pulizia della vostra lista dagli utenti il cui invio è andato a buon fine, dovesse risultare un po’ troppo macchinosa, potrete inserire gli indirizzi della newsletter letta nella “blacklist” e procedere con l’invio del vostro intero database. La funzione blacklist inibirà l’invio dell’email agli indirizzi inseriti.

Prima di addentrarvi nel mondo del remarketing è bene che leggiate quanto segue: il sistema di tracking aggiunge una piccolissima immagine (impercettibile) alla vostra email. Questa, se da una parte riesce a tracciare le aperture dell’email, dall’altra viene vista, da alcuni client di posta elettronica, come una vera e propria immagine, e quindi viene “bloccata”. Solo dopo aver autorizzato la visione delle immagini nel client, è possibile sbloccarla e quindi permettere al sistema di tracciamento di fare il proprio dovere. Non tutti i destinatari acconsentono alla visualizzazione quando vedono questo messaggio apparire sul proprio client, quindi il sistema di tracking rileva quel messaggio come non letto e voi, con il sistema che vi ho appena desrtitto, rischiereste di inviargli nuovamente un’email. Il consiglio è di tentare questa tecnica di remarketing e verificarne l’esito. Di solito da buoni risultati ma se notate che il numero di disiscrizioni tende ad aumentare, allora è il caso di deporre le armi perché vorrebbe dire che non è la tecnica che si addice al vostro database.

 

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