L’email è morta. Sommersi da spam, impauriti dal phishing, e distratti dagli ultimi espedienti dei social media, gli utenti internet hanno abbandonato l’email a favore dell’instant messaging, Facebook e Twitter. O almeno così alcuni siti web vorrebbero far credere.
Un articolo sul WSJ, nel 2009 si spinse fino a dichiarare che l’email fosse morta.
“La posta elettronica ha vissuto un fiorente periodo come regina delle comunicazioni. Ma il suo regno è finito“-. Jessica Vascellaro sul WSJ
Più recentemente, OracleDigital ha cercato di dichiarare la morte dell’email marketing con le statistiche. La tesi è che i social media stiano rapidamente spostando l’email marketing dal suo trono. Per dirla senza mezzi termini, l’email marketing è oggi uno spreco di risorse, perché le statistiche dicono così.
“… Il tasso medio delle email aperte negli Stati Uniti è sceso dal 14% a metà 2 del 2007 ad un modesto 11,2% a metà 2 del 2009.” – Clint Maher su OracleDigital
Le statistiche non mentono, sicuramente. O invece lo fanno? Andiamo a scoprirlo.
Abbiamo sicuramente notato l’aumento fenomenale dell’adozione dei social media nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, l’ascesa dei social media non implica un’inevitabile declino della posta elettronica. Al contrario, la ricerca pubblicata dell’agenzia di marketing Merkle nel 2011, indica che gli utenti dei social media sono significativamente più propensi a controllare la propria email quattro o più volte al giorno.
E per quanto riguarda l’affermazione che il marketing via email è morto? Questo è innegabilmente falso. Dato che il 72% delle 900 aziende intervistate nei primi mesi del 2011 hanno valutato il ROI basato sull’email marketing come ‘eccellente’ o ‘buono’. Il che, mette in secondo piano il biologico SEO. (Fonte: Econsultancy). Ancora un altro rapporto di Exact Target rivela l’importanza del marketing via email, dati alla mano.
“Più del 93% dei consumatori online sono abbonati, e hanno fornito il loro indirizzo di posta elettronica almeno a una società o a una marca … oltre il 50% dei consumatori fanno acquisti come conseguenza diretta della posta elettronica …“
La posta elettronica è non solo viva e vegeta, ma paga i dividendi anche alle aziende che lo utilizzano in modo efficace a fini di marketing.
Secondo la Direct Marketing Association, il ROI atteso dalle email commerciali, nel 2010 era 42,08 dollari per ogni dollaro speso su di essa, che è più di ogni altro canale di marketing diretto.
Tuttavia, la robusta salute dell’email deriva dal cambiamento del modo in cui viene utilizzato. Gli utenti di posta elettronica sono diventati sempre più esigenti e più difficili da impressionare. Allo stesso tempo, i filtri antispam sono più efficaci nel cestinare le email indesiderate. L’email marketing ha dovuto trasformarsi per soddisfare le aspettative dei consumatori.
Non è un segreto che generare una vendita via email richieda abilità. Il cambiamento radicale nell’email marketing consiste nell’uso dei dati dei clienti, al fine di personalizzare contenuto delle email e crearne “su misura” per le preferenze dei singoli consumatori.
Chi fa marketing, oggi deve affrontare una difficile sfida: costruire un rapporto con i propri clienti e creare contenuti di valore che saranno cercati, trovati, letti e facilmente condivisibili.
BONUS. Lo sapevate che la morte di posta elettronica è stata prevista già molti anni fa? Date un’occhiata a questo interessante articolo pubblicato nel 2004 da Christopher Knight. Ha trovato 22 ragioni per le quali email non era morta!